Da occidente a oriente

Giulio e Cesare apprendono della morte di un loro vecchio amico, titolare di una pescheria nel quartiere, che dopo aver lavorato una vita non ha fatto in tempo a godersi la pensione. Mentre i due fratelli riflettono sul senso di una vita di sacrifici, di alzate all’alba e di duro lavoro in bottiglieria, Ezio suggerisce un’idea che li aiuterebbe a godersi di più la vita: vendere la bottiglieria ai cinesi. Malgrado la resistenza di Cesare, Giulio accetta che il meccanico interceda con i cinesi per far valutare la bottiglieria. Seppur ipercritici, gli orientali sono interessati all’affare e offrono tre milioni di euro per il locale, a patto che l’affare venga concluso immediatamente. Giulio e Cesare non ci possono credere e la vista di tutti quei soldi cancella ogni dubbio. E così accettano, per la gioia di Ezio, amico di due “milionari”. I due fratelli organizzano una cena con le rispettive mogli per comunicare la notizia, ma le donne reagiscono male. Sono convinte, infatti, che Giulio e Cesare si pentiranno presto della loro scelta. In effetti, la vita da pensionati, tra partite a carte, bocce e soste al parco, non pare andare a genio ai due, che approfittano degli impegni di Lucia e Stefania per occuparsi della libreria trasformandola a poco a poco in una copia della bottiglieria. Quando le donne se ne accorgono, sono costrette a ricorrere al metodo Cesaroni affinché Giulio e Cesare possano finalmente tornare alla loro amata vita di sacrifici e lavoro. Dopo la notte di passione, Rudi cerca di evitare in tutti i modi un confronto con Alice, perché confuso sui sentimenti che prova. Alice interpreta questo atteggiamento come un rifiuto e affronta Rudi, rassicurandolo che quello che è accaduto è stato solo un errore, tanto più che Francesco sta facendo di tutto per riconquistarla. Diego, intanto per evitare che Granchio faccia disastri, si trova incastrato suo malgrado in quello che agli occhi di Miriam sembra chiaramente un furto. La ragazza ch