Urbano si imbatte in un bizzarro vecchietto (Paolo Panelli) che sembra essersi perso per la città.
Tommasi notifica uno sfratto a un prete di periferia il cui campo da calcio dovrà lasciare posto ad alcune palazzine per volere del proprietario dei terreni, il mobiliere Borselli. Urbano prende a cuore la questione e si occupa personalmente di sistemarla...alla sua maniera.
Urbano trova abbandonato per strada un cavallo di nome Saetta, ma ben presto viene a sapere che il povero equino è destinato al macello. Per scongiurarne la fine, decide dunque di sborsare di tasca sua un milione di lire, ma nessuno è disposto a ricomprarlo. Tranne uno...
Un ladro in motocicletta deruba le vecchiette appena uscite dalla posta dopo aver ritirato la pensione. Urbano decide così di catturare personalmente il malfattore e decide di travestirsi da donna per tendergli un tranello.
Di servizio a Ponte Milvio, Milena incrocia Ivan, un bellissimo bambino nomade che vende accendini ai semafori. Con l'aiuto di Urbano, Piero e del corpo dei vigile e approfittando del suo compleanno, Milena organizzerà una bellissima festa.
All'aeroporto di Fiumicino, una giovane mamma di nome Miriam chiede ad Urbano di accudire per qualche minuto il suo bambino, il piccolo Dunga, mentre si assenta per andare al bagno. La donna, però, scompare nel nulla.
Tafuri invia Urbano a Milano con la scusa di studiare il traffico meneghino durante il periodo natalizio. Ad accogliere lui e la figlia Milena c'è il rampante vigile urbano Angelo Zemella, che durante il servizio, viene rapito da una banda di malfattori travestiti da Babbo Natale.
