“Troppo Amore” racconta la storia di Livia, una ragazza come tante, di 28 anni, e di Umberto, 40 anni, bello e affascinante. Tra loro nasce un grande amore. Al principio è una storia come tante, ma poi lentamente l’amore di Umberto diventa eccessivo, totale, ossessivo. E piano piano Umberto si impadronisce della vita di Livia e della sua anima, fino al punto di distruggere la sua esistenza. In questo episodio abbiamo voluto affrontare il tema dello al punto di distruggere la sua esistenza. In questo episodio abbiamo voluto affrontare il tema dello Stalking, (un modo di impadronirsi della vittima, seguendone le tracce e i movimenti come in una caccia, e di legarla a sé, qualche volta fino alla morte) che è una delle forme di violenza sulle donne più sottili e dilanianti. Nel racconto mostriamo come Umberto attraverso un lavoro lento ma implacabile, priva la sua donna della propria identità e della sua autonomia. Dapprima minando le sue certezze sul piano psicologico, arrivando a distruggere l’identità stessadella persona. Poi intervenendo sul piano fisico, limitando i suoi movimenti, isolandola, allontanandola dagli amici, dai parenti, perfino dal lavoro, per averla completamente in suo potere. E seguiamo anche il percorso di Livia che, ricattata dalle dichiarazioni d’amore assoluto di Umberto, spaventata e blandita, non riesce a capire la trappola che le è stata tesa, ma poi, faticosamente, prende coscienza e si libera, anche mettendo in discussione il suo ruolo di donna,così come viene percepito normalmente dalla società che la circonda. Quella che al principio sembra una semplice storia d’amore, si trasforma gradualmente nel racconto dell’ossessione di un cacciatore che insegue la sua preda, pronto a divorarla, in un estremo gesto di amore malato.
La convivenza tra Claudia e Silvia, due studentesse ventenni che si dividono un appartamento, nasconde un segreto. Il segreto riguarda Claudia, che, avendo alle spalle una famiglia modesta, ha trovato un sistema spiccio e trasgressivo per rendersi autonoma economicamente, vendendo la sua immagine di bella ragazza senza veli sul web. Quando scopre la verità, Silvia, che invece ha alle spalle una famiglia benestante, dapprima ne rimane scandalizzata, ma poi, a poco a poco, sceglie la stessa strada della coinquilina, illudendosi che quello possa essere il modo più semplice per rendersi indipendente. Le due ragazze diventano complici. Claudia stabilisce una sua regola personale, una soglia da non oltrepassare, che impone anche a Silvia: mai confondere la vita virtuale con quella reale. Presto però, Silvia si pente della sua scelta e rompe l’amicizia con Claudia, che nel frattempo si rivela sensibile alla corte di un suo ardente pente della sua scelta e rompe l’amicizia con Claudia, che nel frattempo si rivela sensibile alla corte di un suo ardente ammiratore. Le lunghe chiacchierate notturne via web, con le telecamere accese che mostrano all’uno il volto dell’altra, cementano una confidenza e un’attrazione sempre più intense. Claudia commette l’errore di incontrare il suo ammiratore. Il gioco ormai non è più gioco e ben presto cambierà inevitabilmente le esistenze delle due ragazze, fino ad arrivare ad un epilogo a sorpresa per entrambe. Il tema trattato in questo episodio è quello della violenza e della pericolosità della rete, che spesso viene sottovalutata, soprattutto dai più giovani
Può un suicidio avere un colpevole che abbia determinato la scelta di chi l’ha compiuto? Teresa, sedicenne, che da due anni studia in un collegio all’estero, non riesce a rassegnarsi al suicidio della madre Laura, come invece sembra fare Stefano, suo padre, medico stimato e benvoluto nel suo ambiente, che per quanto addolorato individua nella depressione della moglie la causa del suo gesto. Per conoscere la verità, Teresa deve scavare nella sua memoria, ma soprattutto sapere cosa sia successo a sua madre che, dopo aver abbandonato una brillante carriera manageriale, ha passato due anni in un volontario isolamento. La ragazza scappa di casa con l’unico amico, Miki, un diciottenne ribelle e dalla cattiva fama, che è pronto a assecondarla, perché innamorato di lei. Il viaggio, che per Miki doveva essere una fuga romantica, diventa per Teresa il modo per riannodare gli incerti fili della memoria. Ripercorrendo i luoghi e incontrando le persone del passato, Teresa scopre la sconvolgente verità sulla morte della madre. In questo episodio si affronta il tema della violenza domestica, nascosta tra le mura familiari, una violenza di tipo psicologico, feroce quasi quanto quella fisica e che logora l’esistenza di chi la subisce.
Nell’episodio di “Helena e Glory” si racconta la storia di un’amicizia tra due donne, un’amicizia nata nel duro mondo della prostituzione e cementata nei momenti più difficili, quando offrire un aiuto può significare mettere a rischio la propria vita. Le due ragazze non potrebbero essere più diverse: una, Glory, è una donna esuberante con l’allegria e la musica nel sangue; l’altra, Helena, è una giovane rumena chiusa e diffidente, segnata dal tradimento di un uomo che le ha spezzato il cuore, lasciandola senza speranze. Glory è una prostituta libera, venuta in Italia per guadagnare in fretta dei soldi (ha un debito al suo paese e dei familiari da mantenere); Helena è vittima del racket della prostituzione del quale fa parte il suo ex-fidanzato. Glory frequenta una comunità solidale di sue connazionali; Helena è sola. Eppure le due donne hanno qualcosa di essenziale in comune: il coraggio di ribellarsi. Helena, che delle due è la vera protagonista della storia, soffre di un profondo conflitto interiore: il suo aguzzino e sfruttatore, Cristian, è anche il padre del suo bambino. Per riconquistare la libertà e la propria identità di donna, Helena, aiutata da Glory, dovrà affrontare innumerevoli vicissitudini e sofferenze. La libertà che ricerca Helena è anche e soprattutto una libertà mentale, che le permetta di essere finalmente padrona della sua vita e del suo futuro