La storia del Terzo Reich è la storia di un progetto perseguito con determinazione da Adolf Hitler e da un gruppo di uomini pronti a spingere all'estremo le folli ambizioni del loro capo. La televisione ci ha più volte raccontato le loro azioni, i loro delitti. Ma c'erano altri uomini, meno famosi, forse meno potenti, che vissero e crebbero all'ombra del Fuhrer e grazie a lui conquistarono gloria e potere. Questo film-documento racconta la loro storia. Rudolph Hesse, il delfino di Hitler. Il numero due del Reich. Il fondatore della Thule, la setta segreta che ispirò il nazismo. Divise con Hitler i mesi di prigionia e la conquista del potere, le pratiche esoteriche e i grandiosi progetti. Ma si allontanò dai deliri del nazismo per cadere in una sua personale e misteriosa follia. Reinhard Heydrich, il "nazista perfetto". Spietato, efficiente, crudele, prima come capo della Gestapo, poi come governatore della Boemia. Per Hitler era l'uomo dal cuore di ferro. Si specializzò in atroci operazioni di genocidio, forse solo per nascondere le sue origini semite. Albert Speer, l'architetto del Fuhrer. Fu il regista e l'ideatore dell'estetica nazista. In tempo di pace progettò i palazzi e le cerimonie del Reich. In tempo di guerra si dedicò alla costruzione delle sue armi. Fu l'unico confidente e il più intimo amico di Hitler. Qualcosa di segreto e misterioso li univa. E infine Martin Bormann, l'oscuro amministratore del partito nazista. Scalò la gerarchia del terrore e da anonimo burocrate divenne il segretario personale di Hitler, l'esecutore dei suoi ultimi progetti, il custode di tutti segreti. Ognuno di loro seguì un percorso particolare e approdò a un finale diverso: chi morì in guerra, chi si uccise in prigione, chi tornò libero dopo aver scontato la sua pena e chi invece sparì nel nulla, per sempre. Vissero all'ombra del Fuhrer e nell'ombra tornarono.