Il suo folk indie e malinconico ispira una generazione intera, artisti come Madonna e registi come Wes Anderson e Gus Van Sant, e gli fa ottenere perfino una candidatura all’Oscar. Nella vita di Elliott Smith, però, la voglia di ambizione e di fama sono inferiori a quella di essere una persona, un ragazzo comune con tante cose da dire attraverso la musica. Fiaccato da depressione e abusi di droga e alcol, conduce un’esistenza mite, dolce come le sue canzoni, inclusa quella Between the bars che è ancora oggi un cult. Il suo addio al mondo, fasciato di mistero, ancora oggi provoca dolore.